I nostri pasti
- zuppa (ottima la zuppa di miso!)
- piatto misto prevalentemente vegetale, con cereali non raffinati (preferibilmente in chicco o pasta di grani antichi), verdure di stagione (non le patate), una piccola porzione di legumi. Per avere un’idea delle quantità (che sono comunque relative, possiamo ipotizzare circa 50 gr di cereali e 25 gr di legumi da secchi).
- dolce (dolcificato preferibilmente con la frutta), con semi oleosi
La colazione
Questo tipo di colazione, a lento assorbimento, riesce a fornirci l’energia che ci occorre per affrontare la giornata dopo il digiuno notturno, evitando picchi glicemici e la conseguente crisi ipoglicemica, come accade nel caso di biscotti fatti con zucchero e farina raffinata.
Ci piace la frutta? Meglio, però, quando fa caldo e non quando fa freddo! E, se fa freddo, meglio cotta.
Nella cucina contadina, la colazione non era molto diversa dagli altri pasti: non c’era il frigorifero, il cibo non andava buttato e così l’avanzo della cena precedente era un ottimo modo per iniziare la giornata. Ottimi i cereali integrali in chicco, possibilmente con verdure, avanzati dal giorno precedente, oppure una zuppa di miso, o altro ancora.
Si possono preparare i biscotti suggeriti dal dottor Berrino, senza zucchero, impastando la farina di mandorle con la polpa di mela cotta e con un pizzico di sale marino integrale. Si formano delle palline, si fanno rotolare nei semi di sesamo e si mettono al forno per 10 minuti circa. Le mandorle hanno, tra l’altro, la proprietà di rallentare la velocità di assorbimento degli zuccheri. Con questi biscotti non avremo il problema dell’ipoglicemia, perché non faranno salire rapidamente il livello degli zuccheri nel sangue. Usiamo dunque tutta la nostra fantasia e inventiamo i cibi salati e dolci più diversi che ci aiutino a cominciare al meglio la nostra giornata.