Per quanto riguarda la conservazione, sono preferibili tecniche più Yang, quali essiccazione, sotto sale, oppure la cottura angelica (descritta più avanti). Il congelamento, invece, conferisce al cibo un’energia piuttosto Yin. Fermo restando che il congelamento casalingo è ben diverso dalla surgelazione industriale.
A livello industriale si usano degli abbattitori che abbassano molto velocemente la temperatura del cibo, provocandone la surgelazione. Ciò avviene così rapidamente che l’acqua, contenuta nelle molecole dell’alimento, non aumenta di volume e la struttura cellulare resta intatta.
Nel congelamento casalingo, il processo avviene lentamente. L’acqua contenuta nelle molecole, congelandosi, aumenta di volume e la membrana cellulare si rompe. Ecco perché quando congeliamo, ad esempio le zucchine (particolarmente ricche d’acqua), al momento dello scongelamento esse si “disfano”, non mantengono consistenza, e possono essere usate solo per zuppe o vellutate.
Di certo non possiamo più considerare il cibo congelato come un alimento vitale.
L’ideale sarebbe sicuramente consumare verdura di stagione.