La fibra (dei cereali integrali) svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e del tumore del colon.
Non a caso, il Fondo Mondiale per la ricerca sul Cancro, ha dichiarato che consumare 25-30 al giorno di fibra (ovvero 170 gr al giorno di cereali integrali) sia protettivo per il tumore al colon (il più diffuso in Occidente): questo comporterebbe una riduzione del 21% del rischio di cancro al colon retto.
In particolare, la crema di riso integrale è alla base di una dieta antifiamamtoria: aiuta proprio l’intestino a lavorare meglio.
La crusca (assunta attraverso il cereale integrale) ha la proprietà di assorbire molta acqua, ma anche le sostanze tossiche che si accumulano nell’intestino, tenendolo più pulito. In più aumenta il volume e la morbidezza delle feci: ecco che i cereali integrali favoriscono il buon funzionamento intestinale. E dal nostro intestino deriva la nostra salute
Eppure, nonostante i riscontri scientifici e le raccomandazioni, c’è chi la demonizza! Vien demonizzata in quanto contiene acido fitico, giudicato un anti-nutriente (che riduce l’assorbimento di alcuni sali minerali quali calcio, ferro, a livello intestinale).
Gli errori sono: quello di non assumerla (mangiando cereali raffinati), oppure assumerla da sola. La crusca potrebbe essere dannosa se utilizzata in maniera avulsa dal chicco. Se si assume il cereale integrale nella sua integrità (mangiando quindi il cereale integrale in chicco oppure la vera farina integrale, evitando quella FINTA ottenuta dall’unione di farina00 e crusca), l’acido fitico, come ci riporta il Prof. Berrino, in modeste quantità è tutt’altro che nocivo: in sistemi sperimentali è un potente inibitore della crescita dei tumori.
Anche per questo i cereali integrali insieme ai legumi (oltre che verdure) dovrebbero essere alla base della nostra alimentazione.